Diritto alla casa

C'è un diritto che viene costantemente calpestato, nelle città universitarie italiane, quello alla casa. E' vero, si tratta di una parte di una emergenza casa che riguarda anche chi sudente non è. Tuttavia, coloro i quali tentano di costruirsi un futuro lontano da casa hanno dei seri problemi, in primo luogo, a trovare alloggo. In secondo luogo, il problema è avere garantita la dignità dell'alloggio e la legalità del contratto di locazione. La questione riguarda anche i lavoratori precari, ma gli studenti fuorisede sono il ventre molle di un mercato selvaggio il cui giro d'affari non è strutturalmente quantificabile, in quanto, per la maggior parte, è sommerso.
A Firenze la situazione è più grave che nel resto d'Italia. E lo è in quanto Ardsu e Comune fanno poco o nulla. Il Servizio Sviluppo Programmi Abitativi dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario del capoluogo toscano rimane una bella idea irrealizzata in quanto, spesso, gli alloggi segnalati sono indisponibili. Non vado nel particolare, ma, vi assicuro, parlo per esperienza personale.
Ora, le cose vanno così a Firenze. Ma nelle altre città universitarie della Toscana le cose non vanno meglio: affitti al nero a Pisa, affitti al nero a Siena. La soluzione ci sarebbe: combattere l'evasione fiscale e incentivare l'edilizia universitaria. Tuttavia, qualcuno sembra non avere interesse al fatto che gli studenti vivano la loro permanenza lontano da casa in maniera dignitosa. Chi?

6 commenti:

Valentino UNIPR ha detto...

Purtroppo quello che vivi tu a Firenze, succede nella stragrande maggioranza delle città Universitarie. Personalmente conosco situazioni come Roma, Bologna e Parma, che sono molto simili a quelle che tu descrivi. Lasciando Roma e Bologna che sono casi particolari perché grandi città universitarie, Parma non ha mai fatto nulla per abbattere il fenomeno degli affitti in nero. Lo scorso anno la Provincia promosse un canone concordato tra affittuari e inquilini, ma il comune di Parma si rifiutò di sottoscriverlo: conseguenza, meno del 10% degli affittuari mette in regola i propri inquilini (però a prezzi più alti). Anche io mi auguro che ci siano studentati che riescono ad ospitare tutti gli studenti, ma queste sono cose che richiedono tempo e mooooolta lotta. Questi problemi vanno risolti con una PROFICUA COLLABORAZIONE CON LA GUARDIA DI FINANZA!

Unknown ha detto...

Hai ragione. Vanno risolti con la collaborazione della GdF. Ma se alla Finanza nessuno segnala queste irregolarità? Un conto è se la segnalazione parte da una persona sola, un conto se parte da una miriade di studenti.
Sarebbe bello, anche attraverso questo blog, scrivere un libro nero con i nomi e i cognomi di coloro che affittano in nero e sottoporlo, magari, agli alti gradi della Guardia di Finanza. E' un'idea, ma non possiamo aspettare Godot in eterno.

Valentino UNIPR ha detto...

See, magari, segnare nome e cognome...sarebbe una utopia. Chi è così pazzo da dare nome e cognome rischiando lo sfratto! Però su una cosa hai ragione...dobbiamo essere in una miriade a denunciare questa cosa...e non in uno o due.

Unknown ha detto...

A parte il fatto che sono d'accordo con te: nessuno darebbe il nome di qualcuno che ha un potere di ricatto così forte.
Tuttavia, se il sindacato offrisse l'anonimato e si assumesse la responsabilità di fare nome e cognomi a chi di dovere, sarebbe già un passo avanti.
Oppure, se una cosa del genere è troppo, credo andrebbe fatto un censimento del nero. Non solo stime, ma andare in giro a chiedere ai fuorisede se sono regolari o al nero.
Ha l'UDU un centro studi?

Anonimo ha detto...

negli ultimi due anni a siena abbiamo avviato una collaborazione molto proficua con la guardia di finanza, che ha fatto con noi assemblee in tutte le facoltà e ha inviato a tappeto in tutte le case questionari per denunciare la propria situazione
in questa maniera sono stati colpiti tantissimi padroni di casa sfruttatori e parecchi studenti sono stati regolarizzati
abbiamo prodotto anche svariato materiale e fatto settimanalmente un'assistenza legale agli studenti con problema (lo sportello casa)

per fare chiarezza, nel 99,99% dei casi il pericolo di fratto non sussiste, per eseguire uno sfratto è necessaria un'ordinanza del giudice. se lo studente è in nero e denuncia la sua situzione alla GdF, e prova (va bene anche la testimonianza di una persona) che paga l'affitto, la Finanza obbliga per legge a regolarizzare lo studente alle tariffe fissate dai contratti per studenti
l'argomento è complicato, per chi volesse chiarimenti e i riferimenti legislativi mail to udusiena@yahoo.it. a parte questo, incidere e attaccare i potentati massonicoi che detengono le proprietà immobiliari è difficile, speso scomodo (l'anno scorso hanno tentato di incendiarci la sede) però possibile, giusto e ti offre grandi soddisfazioni

Riccardo
UdU Siena

Unknown ha detto...

Bene, allora una speranza c'è!