Il numero chiuso

Come mi disse un giornalista siciliano, non molto tempo fa, non avendo una lauera con 110 e lode e pubblicazione della tesi non capisco nulla.
Potreste spiegarmi, come se fossi un bambino di quattro anni, perchè il numero chiuso, essendo le lezioni all'università comunque pubbliche, è una cosa negativa?

4 commenti:

studentefreelance ha detto...

Il numero chiuso è negativo perchè non è un mezzo "trasparente" per una selezione basata su una valutazione che a priori non può essere fatta tramite un test o un colloquio orale...

Se riesci, spiegami cosa vuol dire essere laureato con 110 e la differenza che c'è tra un 110 e un 109...ed inoltre spiegami che differenza c'è tra un 110 di palermo e un 110 di torino e se pensi che fossero uguali spiegami come è possibile essere stati valuatati nello stesso modo se non esistono parametri di valuatzione standard?

Unknown ha detto...

Io credo che una selezione vada fatta. Come, si sceglie il male minore: non è possibile che le università italiane siano popolate da persone che non hanno dei requisiti minimi di cultura generale e affini. Per quello c'è la scuola superiore. Se questa non funziona, non è compito dell'università ripianare le lacune. E poi, io non credo che i test orali siano la panacea di tutti i mali. Questi sono facilmente alterabili: verba volant, scripta manent. E poi, se uno è preparato, non è un problema fare lo scritto a crocette o no.

Valentino UNIPR ha detto...

Mi dispiace ma mi trovo in disaccordo. Il numero chiuso è secondo me una violazione delle norme costituzionali (che paroloni!). Sono daccordissimo nel dire che c'è bisogno di una selezione, ma mi piacerebbe che sia una selezione naturale: chi è più bravo va avanti, chi passa gli esami continua, chi no...beh, allora vuol dire che ha sbagliato facoltà. Io non voglio farmi mettere addosso le mani da un dottore che ha fatto carriera a suon di raccomandazioni.
Il modello francese mi ispira molto, anche se forse è un po' troppo duro: se passi gli esami del primo anno puoi continuare, altrimenti torni a casa. In questo modo è permesso a tutti tentare di "diventare medico", ma con le proprie forze, e non passando un test a culo!!

Valentino UNIPR ha detto...

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