non solo università, non solo Italia

Vorrei scrivere solo poche righe su quello che sta succedendo in Spagna, per l’esattezza nel Pais Vasco. Come tutti ben sappiamo il 9 Marzo ci sono le elezioni legislative in quel paese, con l’uscente governo di sinistra che sta guidando un’ottima campagna elettorale. Purtroppo quello che vale per la totalità della Spagna non vale per una sua comunità autonoma: se negli anni del governo Zapatero si è vista un’enorme svolta sociale, con politiche libertarie e di salvaguardia sociale molto forti, durante la campagna elettorale ancora una volta il Governo spagnolo attua misure repressive contro movimenti e partiti politici di Euskadi.

Sventolando lo spauracchio del terrorismo di ETA, già utilizzato all’indomani degli attentati a Madrid dell’11 Marzo da Aznar, che per giorni negò la responsabilità di al Qaeda per attribuirla ai baschi, ancora una volta sotto elezioni la magistratura e il governo stanno mettendo fuori legge movimenti politici accusandoli di essere conniventi a Batasuna e questa a ETA, arrestandone gli appartenenti, vietandone le manifestazioni, imponendo un coprifuoco di fatto in tutto il Pais Vasco.

Sicuramente non è qualcosa di nuovo ma altrettanto certa è l’indignazione che nasce dal vedere ragazzi come noi trascinati di notte in questura perché “possibili sospetti” (ho vissuto personalmente tale paura due anni fa a Bilbao) oppure dalle ennesime contraddizioni che adombrano l’operato di un governo di sinistra (sicuramente molto più a sinistra di un nostro possibile governo).

Per questi motivi l’UdU-Siena ha espresso ed esprime piena solidarietà a tutte quelle ragazze e ragazzi che sono vittime della repressione padronale spagnola in Euskadi, aderendo alla giornata di mobilitazione indetta dalla izquierda abertzale per ieri 14 febbraio e impegnandosi a non dimenticare mai la terribile situazione di Euskadi, prodotta dal governo spagnolo ma legittimata dalla totalità dei governi europei. Europa è anche questo, essere europei significa farsi carico di maggiori responsabilità perché anche noi siamo responsabili della situazione basca.

Nicola, UdU – Siena

1 commento:

Unknown ha detto...

L'ETA ha ucciso un sindacalista.